Premessa
Sono contrario all'utilizzo del termine "femminicidio" . Lo trovo stupido, parzialmente sessista, senza dubbio fuori luogo per una lunga serie di motivi che non ho né la voglia né il tempo di scrivere (né, per altro, ritengo qualcuno possa essere davvero interessato al mio punto di vista sull'argomento).
Recentemente però ho letto un articolo, su un sito che non credo sia neppure il caso di citare, che mi ha messo i brividi. Ma poi ho pensato che, forse, sfottere costoro (senza citarli) sia il modo migliore per mettere un po' le cose a posto. Questo è il motivo di questo post. Nessun altro.
Fine della premessa.
L'autore del pezzo inizia subito fortissimo:
Proseguiamo nella nostra analisi su quel fenomeno che i soliti tromboni di giornali e Tv chiamano "femminicidio". Aspettiamo risposte su come definire gli aborti: stragi?
Qui si capisce che l'autore del pezzo ha le idee piuttosto confuse e non è minimamente in grado di, per così dire, "portare acqua al proprio mulino". Il tizio che ha scritto questa roba (che non saprei come definire), da cosa mi è parso di intuire leggendo ogni tanto i suoi scleri, mi pare piuttosto convinto che gli aborti siano effettivamente delle "stragi". Non è manco il caso di stare ad analizzare i motivi che lo spingono a sostenere una tesi così bizzarra. Prendo solo atto del fatto che lui consideri da "soliti tromboni" parlare di femminicidio e poi, e qui trovo sia piuttosto bizzarro il suo argomento, accosta a questo ragionamento (che lui ritiene assurdo), un altro pensiero (che però egli stesso porta avanti) senza rendersi conto che l'accostamento, se solo stesse in piedi, farebbe crollare uno dei capisaldi del ragionamento (perdonate l'esagerazione) che lui e i suoi sodali portano avanti.
Notoriamente, l'aborto lo decide la donna in combutta col marito e sono molti di più dei cosiddetti femminicidi.
Prima un piccolo appunto: l'aborto è una scelta che fa la donna, eventualmente può consultare (ma non è neppure tenuta a farlo) il partner. Non c'è nessuna "combutta". Quanto al resto, l'autore è stato geniale, in effetti. Solitamente, infatti, la donna non è propriamente ben disposta all'idea di morire ammazzata. Non ci avevo mai pensato. Buono a sapersi.
Una stampa fanatica e deviata, attribuisce all'uomo che non accetterebbe la separazione, questa spinta alla violenza. In alcuni casi, questa diagnosi può anche essere vera. Tuttavia, non è serio che qualche psichiatra esprima giudizi, a priori e dalla Tv, senza aver esaminato personalmente i soggetti interessati. Non sarebbe il caso di analizzare episodio per episodio, senza generalizzare e seriamente, anche per evitare l'odio nei confronti dei mariti e degli uomini?
Assolutamente d'accordo con te, caro amico. Ora me la segno. "Generalizzare è idiota". Scritto eh, lo tengo lì. Sia mai che mi tornerà utile..
Domandiamoci. Possibile che in un sol colpo gli uomini siano impazziti e che il cervello sia partito? Non lo crediamo.
Rendo noto un dato: il numero degli omicidi è in costante calo nel Mondo. Infatti, al tempo di Caino e Abele, il 100% delle morti era causato da omicidio. Ora sono, relativamente, poche le persone che perdono la vita perché vengono ammazzate.
Il nodo sta nel fatto che le donne sempre più spesso provocano, cadono nell'arroganza, si credono autosufficienti e finiscono con esasperare le tensioni esistenti.
Ma non era quello del "non generalizziamo"? Quello del "analizzare episodio per episodio"? Perché pretende dagli altri ciò che lui non fa? Di tutta 'sta frase comunque terrò buona la parte sulle donne che "si credono autosufficienti", mi tornerà utile tra 10 secondi.
Bambini abbandonati a loro stessi, case sporche, piatti in tavola freddi e da fast food, vestiti sudici e da portare in lavanderia, eccetera...
Se la casa è sporca è colpa della donna? E perché mai?!? Dove ha letto che il compito della donna è quello di pulire casa, cucinare (si badi, non "piatti freddi e da fast food") e lavare? Questo è il compito della colf. Non della donna. I lavori in casa sarebbe buona norma smezzarli, così come occuparsi dell'educazione dei figli. E' infinitamente sessista (e quindi sbagliato) considerare come "doveri" di una donna quelli che sono compiti che un uomo che si voglia ritenere "autosufficiente" (cit.) potrebbe tranquillamente svolgere.
Dunque se una famiglia finisce a ramengo e si arriva al delitto (FORMA DI VIOLENZA DA CONDANNARE E PUNIRE CON FERMEZZA), spesso le responsabilità sono condivise.
Cioè se io mangio hamburger per una settimana, al posto di muovere il mio santo (e mascolino) culetto e portarlo verso la cucina, sarei legittimato (o per lo meno giustificato) ad uccidere la persona con cui ho deciso IO (autosufficiente e, almeno io, sano di mente) di stare? Ma stiamo scherzando? No, perché se è una battuta, allora alzo le mani e mi congratulo sinceramente. Ma temo (e ho molti motivi per pensarlo) che l'autore del pezzo vorrebbe essere serio...
Quante volte vediamo ragazze e anche signore mature circolare per la strada in vestiti provocanti e succinti?
NON ABBASTANZA.
Quanti tradimenti si consumano sui luoghi di lavoro, nelle palestre, nei cinema, eccetera? Potrebbero farne a meno.
E questo cosa diavolo c'entra?
Costoro provocano gli istinti peggiori e se poi si arriva anche alla violenza o all'abuso sessuale (lo ribadiamo: roba da mascalzoni), facciano un sano esame di coscienza: "forse questo ce lo siamo cercate anche noi"?
Un po' come dire che siccome la carne di vitello è buona, in fondo, è pure colpa del vitello se noi lo ammazziamo per mangiarcelo. Mi pare un ragionamento inattaccabile.
Basterebbe, per esempio, proibire o limitare ai negozi di lingerie femminile di esporre la loro mercanzia per la via pubblica per attutire certi impulsi;
No, basterebbe spiegare ai trogloditi come te che il tuo cazzo te lo devi imparare a tenere nei pantaloni fino a quando una persona adulta e consenziente non ti invita a mostrare cosa ti ha donato la Natura. Riponi la clava nella grotta ed esci a guardare il Mondo. Da un po' di tempo a 'sta parte abbiamo sconfitto i mammut, puoi stare sereno. Nel frattempo è uscito "Lo hobbit". E' tempo che t'aggiorni.
proibire l'immonda pornografia;
E poi io cosa me ne farei dell'ADSL a 40 mega, scusa?
proibire gli spot televisivi erotici, anche in primo pomeriggio. Ma questa società malata di pornografia ed esibizionismo, davanti al commercio, proprio non ne vuol sapere: così le donne diventano libertine e gli uomini, già esauriti, talvolta esagerano.
Prescindendo dal fatto che non riesco a capire perché, vedendo uno spot provocante, a te venga in mente di prendere a coltellate la persona con cui stai, non credi sarebbe il caso, invece di esporre le tue turbe su internet, di parlarne con uno bravo? Secondo me, davvero te lo dico come se fossi un mio vicino di caverna, ne avresti bisogno.