01/05/13

Il governo visto da me


La prima volta che ho sentito parlare del nuovo governo è stata indimenticabile: sono in camera mia, solo soletto, accendo la televisione e sento la giornalista dire: "...E poi c'è Angelino Alfano all'interno". Ho pensato parlasse della rete fognaria, invece era il nostro nuovo Ministro. "Che culo!".
"Certo che ne ha fatta di strada da quando era nella cantina dei Goonies, eh! Bravo, sono fiero di te Angelino" fu il mio primo pensiero e "Ora vado a vedermi come si prepara un cappio su Youtube Ora sento la lista degli altri ministri e preparo un post per lodarli" è stato quello che mi è venuto in mente subito dopo.
Innanzitutto presenterei, a voi cari elettori, le persone da avete la fortuna di essere amministrati. A seguire una lunga dissertazione riguardo il Governo con miei spunti di riflessione che vi invito a leggere con molta attenzione.

Enrico Letta (Lup. Man. Gran. Figl. D. Putt. Pres. del Cons.)
Da non confondersi con il di lui zio Gianni Letta (e sì che fanno fatica persino i parenti stretti), Enrico Letta segna un punto di svolta epocale rispetto al governo precedente. Ve lo ricordate Monti? No?!? E' perché il cervello tende a rimuovere i traumi.
Di quel momento storico ricordo solo che è stato un periodo nerissimo per il nostro Paese, dal poco che ricordo, il Monti era un uomo che alle elezioni non si era presentato come leader (o, se c'era, nessuno se ne è accorto) e poco altro. Pur non essendo stato mai stato vagliato dagli italiani attraverso un voto democratico, l'odiato Monti prese il potere su incarico dell'ex Presidente della Repubblica, l'anzianissimo Giorgio Napolitano (magari i più anziani di voi lo ricorderanno ancora, con grande emozione, quasi come se fosse ancora tra noi). Importante ricordare che il suo governo si basava su una stranissima alleanza: Pd & Pdl insieme. Una specie di abominio, un rapporto contro natura che entrambi i partiti mal sopportavano e, infatti, giurarono agli elettori che non si sarebbe mai ripetuto uno schifo del genere.
Bene, questo è tutto ciò che ricordo dell'orrendo passato:  ma guardiamo all'oggi e inebriamoci gli occhi di cotanto splendore!
Enrico Letta, come ricorderete, si è presentato alle elezioni come leader del centrosinistra dopo aver vinto le primarie e ha poi vinto - e con ampio margine - le elezioni vere e proprie (in un universo parallelo. Perché qui ci tocca sempre la solita merda, con l'aggravante che ora è pure vecchia e quindi puzza ancora di più).

Angelino Alfano (Interno e vice-Premier)
Una curiosità: pochi sanno da quale buco Berlusconi infili la mano per muovere questa marionetta e fargli dire qualsiasi cosa lui pensi (dove per 'lui', ovviamente, intendo'Berlusconi'), ma non è forse il Mistero il fratello maggiore dell'Amore?

Fabrizio Saccomanni (Economia)
Saccomanni è anche direttore generale di Bankitalia. E un ministro dell'economia che è intrallazzato con le banche è una novità talmente grande che non voglio spoiler di sorta: lasciate che mi goda lo spettacolo dall'inizio alla fine.

Emma Bonino (Affari Esteri)
Emma Bonino pare faccia ancora politica per ricordare agli italiani che qui pure la conquiste di minima decenza (diritto ad abortire e divorzio) hanno un prezzo molto alto da pagare per molto, molto, molto tempo. Non si spiega altrimenti tutto questo accanimento nel ripresentarsi di fronte agli elettori che, da almeno 10 anni, la evitano peggio di un'appestata.

Mario Mauro (Difesa)
Per un momento si credeva che il posto dovesse essere affidato ad un tecnico, ma dopo che Nesta ha rinnovato con Montreal, il posto è andato a Mauro. Curiosità: ha militato nel Popolo della Libertà ed è nato nello stesso paesino di Padre Pio eppure non è un truffatore. Strano.

Annamaria Cancellieri (Giustizia)
Su di lei è curioso un aneddoto. Poche ore prima che Letta annunciasse alla nazione in festa i nomi dei suoi nuovi ministri, Roberto Saviano propose proprio la Cancellieri come ministro della giustizia, con un vibrante appello sulla homepage di Repubblica.it. Poche ore dopo, Berlusconi disse: "La Cancellieri piace moltissimo anche a me". Quindi un posto cruciale come quello di ministro della giustizia è stato scelto da Saviano ma incornato da Berlusconi (tanto per cambiare), il quale però potrà dire "Ma se lo ha scelto un mio ultra-nemico come Saviano, che cosa volete da me?".Non è solo il PD, è tutta la compagnia cantante che adora prendere calci nelle gengive da Berlusconi e fare la faccia furba. Bravi tutti!

Enrico Moavero Milanesi (Affari Europei)
[NO HOMO].

Flavio Zonato (Sviluppo)
Da sindaco di Padova ebbe la geniale idea di costruire un muro "anti-spacciatori". Sarà molto interessante quando spiegherà questa sua idea ai cittadini di Berlino. Di lui si sa poco e nulla un po' per la sua naturale timidezza, un po' perché nessuno che non abiti a Padova lo aveva mai sentito nominare fino alla scorsa settimana.

Enrico Giovanni (Lavoro)
È una persona talmente noiosa che quando Napolitano lo ha visto voleva proporlo come Primo Ministro, poi Giorgione si è ricordato di essere solo un fantoccio tenuto in piedi dai partiti e ha desistito. Le malelingue sostengono che la sua nomina a ministro sia stata imposta proprio dal Presidente Napolitano, anche se coloro che si sbagliano non condividono questa idea.

Maurizio Lupi (Trasporti)
Laureato in scienze politiche alla Università Cattolica del Sacro Cuore, esponente di 'Comunione e Liberazione', esordisce alla politica nella Dc. Poi Bergoglio gli ha fottuto il posto di lavoro e così ha ripiegato per diventare ministro. Grande fan di Berlusconi in un primo momento e grande suo amico dopo entra quasi immediatamente in 'Forza Italia', Lupi è anche un tifoso del Milan. Al contrario del collega Spartaco pare trovarsi piuttosto bene nel suo posto di lavoro.

Massimo Bray (Beni culturali)
È il direttore della Treccani. E finalmente c'è l'uomo giusto al posto giusto: cosa c'è di meglio di un cinofilo alla cultura?

Mariachiara Carrozza (Istruzione) 
Al suo posto, per qualche giorno, sembrava dovesse tornarci la Gelmini, invece Mariachiara ha fottuto il posto a Mariastella. Solo per questo già merita un po' di rispetto. Leggendo di lei sui giornali ho dedotto che la Carrozza scia, cucina giapponese, adora leggere, ama Fellini e predilige il sesso anale.

Beatrice Lorenzin (Salute)
La prima volta che ho sentito: "Lorenzin, salute" ho risposto "Ma io non ho starnutito!" e mi sono sentito ridicolo per quanto fosse stupido quello che mi era appena venuto in mente di dire, mi auguro che anche Enrico Letta abbia avuto la stessa impressione quando l'ha proposta a Napolitano, ma ne dubito.

Graziano Delrio (Affari Regionali)
[NO HOMO]

Andrea Orlando (Ambiente)
Pensavo che, se uno sceneggiatore mettesse nello stesso film tre personaggi con un nome proprio come cognome (Andrea Orlando, Enrico Giovanni e Mario Mauro), probabilmente ad un certo punto ci potrebbe essere uno sketch in cui non si capisce di preciso il numero di persone presenti in un qualche luogo.  E questo è il pensiero più interessante che mi sia venuto in mente quando ho letto il suo nome.

Nunzia Di Girolamo (Agricoltura)
Lei viene dal centrodestra, ma nel governo è considerata un ministro tecnico perché sono anni che dovrebbe occuparsi di far crescere le patate forti e rigogliose. Al contrario che sul treno dei miei pensieri, però, Nunzia se ne occuperà senza una zappa in mano. La sola cosa davvero degna di lei è che, da deputata del PDL, si è sposata con un deputato del PD. Ed è una cosa davvero strana, quasi unica e che potrebbe succedere solo in un Paese come il nostro (il fatto che il PD abbia ancora dei voti, intendo).

Carlo Triglia (Coesione Territoriale)
Secondo qualcuno Triglia sarebbe un ministro imposto da D'Alema, ma io non sono affatto convinto sia davvero così. Questi bastardi insinuano questa cattiveria infondata solo per il trascurabile fatto che viene da sempre considerato un 'uomo di D'Alema', scrive articoli sulla rivista "ItalianiEuropei" fondata proprio da D'Alema, ha un poster in camera con scritto "D'Alema Ti Amo" e ha cambiato legalmente il nome di sua moglie in Massimo BeiBaffi D'Alema. Ma lui si continua a dichiarare innocente dicendosi una persona di sinistra.


Cecyle Kyenge (Integrazione)
La sua nomina a ministro della Repubblica segna un fatto storico per il nostro grande Paese. Tra 40 anni, quando parlerò ai miei nipotini, potrò dire "E poi, verso metà del 2013, me lo sono preso nel culo da una negra senza dover andare dalle parti della tangenziale". Sono soddisfazioni.

Giampiero D'Alia (Pubblica Amministrazione)
Una parte del PDL avrebbe voluto la riconferma di Brunetta in questo ruolo. E magari lui c'è davvero, nascosto chissà dove. Il D'Alia è conosciuto solo per il suo odio incondizionato verso i blogger anche se c'è da dire che i blogger cortesemente ricambiano. D'Alia PRRRRRRRRRRRR.

Gaetano Quagliariello (Riforme Costituzionali)
Come la qualifica lascia chiaramente intendere, è lì solo per prendersi lo stipendio senza fare un cazzo. E ce la farà benissimo secondo me, essendo la sua incapacità ormai quasi mitologica. Berlusconi lo ha scambiato per un politico, Napolitano lo ha scambiato per un saggio, sua madre lo ha scambiato nella culla con una femmina di bonobo, neo-mamma, che aveva avuto due cuccioli.

Dario Franceschini (Rapporti con il parlamento)
Omologo di Quagliariello in molte cose, secondo alcuni potrebbe essere con ogni probabilità il fratello di sangue del Quagliariello stesso. La madre dei due bonobo ha recentemente annunciato al Mondo che i due bambini che le sono stati affidati per errore sono più vispi di Franceschini e Quagliariello, ma il suo appello a fare loro ministri in sostituzione dei suoi pargoli, purtroppo (sia per lei che per noi) non è stato ascoltato.

Iosefa Idem (Pari opportunità e sport)
Riguardo lo sport: onore al merito, è stata una grande sportiva ed è probabilmente una persona intelligente ed abbastanza equilibrata. Su questo sono molto serio.
Riguardo le "pari opportunità", Iosefa è l'ottava persona a ricoprire questo ruolo. Indovinate quante volte (su 8) questa posizione è stata occupata da un uomo. Vabbe' facciamo che ve lo dico io:
ZERO.
 Da quando esiste un ministro che si occupi di dare uguali opportunità a uomini e donne, questo posto è stato SEMPRE occupato da una donna. Trovo questa una delle cose più ridicole e paracule della politica in Italia.
E con Iosefa Idem, e non per caso, si chiude la rassegna di come vedo questo governo: Idem, come prima. Forse persino peggio.

Ora spazio alle mie pacate riflessioni a riguardo.

RIFLESSIONI





Se tutte le cose belle durano poco, questo governo potrebbe durare in eterno (W. Shakespeare)