19/09/12

Le 10 più comuni reazioni ad una battuta di humour nero


Scrivo da abbastanza tempo per conoscere quasi tutte le reazioni possibili dell'utente facebook alle battute di umorismo nero. Quando si propone, ad un gruppo abbastanza nutrito di persone, un umorismo che non riguardi il gioco di parole Bocchino/pompino o simile, le reazioni sono molteplici ma quasi tutte rientrano nel decalogo che segue. Procediamo nella catalogazione.


10. Risposta con una risata.

Solitamente i primi commenti ad una battuta di umorismo nero sono solo delle "a" ed "h" (meglio se maiuscole) digitate in rapidissima sequenza. Non troppe (né poche) "a" e "h" sono veloci da scrivere, immediate da leggere, in più hanno un pro poco noto: sei così veloce a scrivere che, quelli che leggeranno i commenti dopo, vedranno il tuo commento come primo.

9. Risposta con dimenticanza.

Qualche commento dopo, giunge il genio che scrive: "Non fa ridere". Dimenticando sempre, o quasi sempre, di aggiungere "me" al fondo della frase.

8. Insulto stringato.

Solitamente arriva dopo circa 2 minuti, questa reazione si caratterizza solitamente per essere molto breve e spessissimo scritta in maiuscolo. Le più gettonate sono "stronzo" e "bastardo". Non mancano però anche "infame" e altre espressioni colorite, spesso dialettali.

7. Deriva populista.

Quando la battuta riguarda un personaggio amato da molti (ad es. Marco Simoncelli, Vasco Rossi o Eluana Englaro - giusto per citare 3 cadaveri), arriva puntuale l'arruffapopolo che scrive commenti tipo: "Ma perché è morto Supersic e non Andreotti?". N.B. Qualora a morire sia un cantante è molto di moda sostituire Andreotti con Gigi D'Alessio.

6. Insulto più articolato.

Più propriamente si dovrebbe definire "gragnola di insulti" siccome sono un collage di decine di epiteti, spesso ripetuti, con cui si vorrebbe offendere l'autore della battuta (e anche chi ne ride). Solitamente sono circa una decina di insulti collegati tra loro da espressioni scurrili. Un piacere per gli occhi e per la mente.

5. L'augurio.

Quando la battuta colpisce un morto, almeno qualche commento, augura una fine simile anche all'autore della battuta stessa.

4. L'augurio esteso.

Molto simile a "l'augurio", l'augurio esteso differisce però nell'obiettivo cui si augura il male. Solitamente comprendendo genitori (specie la madre), fratelli e amici. Talvolta anche animali domestici.

3. Il mediatore umoristico.

La figura del mediatore umoristico è quella che cerca di riportare sulla retta via l'autore della battuta invitandolo, solitamente in maniera educata, a riflettere sulla sua battuta. N.B. Sinora nessun mediatore umoristico ha mai avuto successo. Però sono molti a reagire così e hanno solitamente un'età superiore ai 40.

2. Il confuso.

Immancabile il tizio che risponde all'autore con "Rispetta gli altri, coglione" che è, in assoluto, la risposta che più mi colpisce per quanto riesca ad essere paradossale una frase con sole 4 parole.

1. Il minaccioso.

La figura più losca e temuta quando inizi a scrivere umorismo nero è quella del minaccioso. Un tamarro da web d'antologia. Solitamente esplicita in pubblico, ma talvolta anche in privato, la sua voglia di farsi giustizia da solo. In un tourbillon di insulti, bestemmie e termini dialettali (solitamente condito con abbondante uso di punti esclamativi), il minaccioso avverte pubblicamente l'autore che, qualora mai lo incontrasse per strada, questi avrebbe il destino segnato da non meglio precisati "amici che gli volevano bene a Lui che è morto!!!". Dopo la centesima volta che si leggono insulti, però, l'effetto prevalente che si riscontra è noia mista a compassione. Quindi evitate.


Fuori concorso. Il moralista che non si rende conto di esserlo.

Colui che inizia il suo commento con : "Non datemi del moralista", "Sono tutt'altro che moralista", "A me piace l'umorismo nero, però...". Ecco. Questi commenti sono molto interessanti, ma evitate la premessa, perché è falsa.