16/07/11

Ha ragione Bossi.




Mia nonna diceva spesso: "Quando è bisogna dirlo" e anche "Passami la carta igienica che mi son di nuovo cagata addosso". Ma focalizziamoci sulla prima frase. Almeno per quest'oggi.
Non sono assolutamente un simpatizzante leghista, tutt'altro.
Per me chi parla di Padania andrebbe richiuso in un ospedale psichiatrico.
Però, a volte, ci sono delle persone talmente idiote che, al confronto, persino un leghista potrebbe avere ragione.
Voglio parlarvi di tal Alessandro Pelagalli, giovane "cantautore" (che poi bisognerebbe trovare un altro termine per identificare coloro i quali non sono in grado di cantare una canzone normale così ne scrivono una che gli permetta di non stonare eccessivamente. Cazzo, "cantautore" è De Andrè, non Pelagalli) di origine leccese che qualche tempo fa si è trovato a cantare in quel di Besozzo, provincia di Varese.
Mi sono informato un po' prima di dire la mia su questo argomento: sai mai cosa può capitare nella vita che ti fa capitare su un palco leghista... Tra droga tagliata male e fotoricatti di te con un trans, è un attimo finire sul palco sbagliato.
Mi sono accertato che non c'entrano né la coca né i trans. Quindi ne posso parlare.
Il tizio, in una intervista tragicomica, ha detto di "non sapere" prima e poi di "non essersi accorto" di essere ad una festa leghista.
Io me lo immagino che arriva, vede tutta la gente vestita di verde e si figura di essere ad un raduno di fans di Hulk.
E dire che, come lui stesso ammette, sapeva da un mesetto di questo benedetto live. Fare una ricerca su internet? No? Troppo?
E qui ha già ragione Bossi: i terroni sono sfaticati.
Fatto 'sta che il tipo s'è ritrovato sul palco.
Il concerto del poveretto sarebbe passato totalmente inosservato se, a costui, non fosse venuto in mente eseguire un pezzo per celebrare i 150 anni delll'unità unità d'Italia.
Mentre il Pelagalli era intento a lodar la nostra patria, il ministro (della Repubblica italiana [!!!]) Bossi accompagnato da quell'altro genio di Calederoli hanno fatto il dito medio.
Apriti cielo!
Ora, io condannerei il gesto in qualsiasi ambito istituzionale, ma è mai possibile che una persona che ha delle idee sballate non possa manifestarle almeno alla propria festa?
Mi spiego. Io sono di sinistra, pure tanto, ma non mi lamenterei se cantando "Bella ciao" alla festa di "Forza Nuova" qualcuno mi spernacchiasse. È la loro festa. Prendo e porto a casa.

Mi spiego? Questi per me hanno idee sbagliate o, almeno, che io non condivido, quindi farò a meno di partecipare ai loro raduni. Oppure posso anche cantare quello che ritengo giusto fregandomene delle conseguenze. Oppure, in ultimo, incazzandomi pure se vengo contestato.
Ecco, il Pelagalli non ha fatto nulla di questo.
Ha cantato il suo pezzo, si è preso il dito medio, ha urlato "Padania" felice e contento. Poi ha capito che poteva racimolare 2 euri da 'sta storia e ha annunciato trionfante che vuole fare causa a Bossi.
Pensate: non è in galera Cosentino, non è in galera Dell'Utri, ma il Pelagalli vuole mettere le mani in tasca a Bossi. Immagino il terrore sul viso di Bossi.
Senza contare che se fosse reato fare un dito medio ai concerti i Rancid sarebbero morti da tempo nelle segrete di Alcatraz.
Ma per un cretino che agisce, c'è almeno un altro cretino che lo rincorre.
Il premio idiozia se lo aggiudica Lucia Landoni, giornalista di "La Repubblica" che ha addirittura intervistato il Pelagalli.
La grande giornalista al posto di farle l'unica domanda sensata: "Pelagalli, dica la verità, lei è scemo da sempre o lo è diventato per colpa del caldo?", decide di porre una serie di domande-imboccate che vi invito a non leggere perché tanto non si cava un ragno dal buco. (Né vi linko il pezzo di costei perché ho rispetto per i vostri stomaci).

Bene, finché gli idoli della sinistra da web (ovviamente rincorsi da certa stampa), inseguiranno questa gente qui, state pur certi che la vostra bacheca Facebook si riempirà di "mi piace" e gli altri continueranno a pensare che siete dei "coglioni".
E non hanno manco tutti i torti.

State bene.