01/05/13

Il governo visto da me


La prima volta che ho sentito parlare del nuovo governo è stata indimenticabile: sono in camera mia, solo soletto, accendo la televisione e sento la giornalista dire: "...E poi c'è Angelino Alfano all'interno". Ho pensato parlasse della rete fognaria, invece era il nostro nuovo Ministro. "Che culo!".
"Certo che ne ha fatta di strada da quando era nella cantina dei Goonies, eh! Bravo, sono fiero di te Angelino" fu il mio primo pensiero e "Ora vado a vedermi come si prepara un cappio su Youtube Ora sento la lista degli altri ministri e preparo un post per lodarli" è stato quello che mi è venuto in mente subito dopo.
Innanzitutto presenterei, a voi cari elettori, le persone da avete la fortuna di essere amministrati. A seguire una lunga dissertazione riguardo il Governo con miei spunti di riflessione che vi invito a leggere con molta attenzione.

Enrico Letta (Lup. Man. Gran. Figl. D. Putt. Pres. del Cons.)
Da non confondersi con il di lui zio Gianni Letta (e sì che fanno fatica persino i parenti stretti), Enrico Letta segna un punto di svolta epocale rispetto al governo precedente. Ve lo ricordate Monti? No?!? E' perché il cervello tende a rimuovere i traumi.
Di quel momento storico ricordo solo che è stato un periodo nerissimo per il nostro Paese, dal poco che ricordo, il Monti era un uomo che alle elezioni non si era presentato come leader (o, se c'era, nessuno se ne è accorto) e poco altro. Pur non essendo stato mai stato vagliato dagli italiani attraverso un voto democratico, l'odiato Monti prese il potere su incarico dell'ex Presidente della Repubblica, l'anzianissimo Giorgio Napolitano (magari i più anziani di voi lo ricorderanno ancora, con grande emozione, quasi come se fosse ancora tra noi). Importante ricordare che il suo governo si basava su una stranissima alleanza: Pd & Pdl insieme. Una specie di abominio, un rapporto contro natura che entrambi i partiti mal sopportavano e, infatti, giurarono agli elettori che non si sarebbe mai ripetuto uno schifo del genere.
Bene, questo è tutto ciò che ricordo dell'orrendo passato:  ma guardiamo all'oggi e inebriamoci gli occhi di cotanto splendore!
Enrico Letta, come ricorderete, si è presentato alle elezioni come leader del centrosinistra dopo aver vinto le primarie e ha poi vinto - e con ampio margine - le elezioni vere e proprie (in un universo parallelo. Perché qui ci tocca sempre la solita merda, con l'aggravante che ora è pure vecchia e quindi puzza ancora di più).

Angelino Alfano (Interno e vice-Premier)
Una curiosità: pochi sanno da quale buco Berlusconi infili la mano per muovere questa marionetta e fargli dire qualsiasi cosa lui pensi (dove per 'lui', ovviamente, intendo'Berlusconi'), ma non è forse il Mistero il fratello maggiore dell'Amore?

Fabrizio Saccomanni (Economia)
Saccomanni è anche direttore generale di Bankitalia. E un ministro dell'economia che è intrallazzato con le banche è una novità talmente grande che non voglio spoiler di sorta: lasciate che mi goda lo spettacolo dall'inizio alla fine.

Emma Bonino (Affari Esteri)
Emma Bonino pare faccia ancora politica per ricordare agli italiani che qui pure la conquiste di minima decenza (diritto ad abortire e divorzio) hanno un prezzo molto alto da pagare per molto, molto, molto tempo. Non si spiega altrimenti tutto questo accanimento nel ripresentarsi di fronte agli elettori che, da almeno 10 anni, la evitano peggio di un'appestata.

Mario Mauro (Difesa)
Per un momento si credeva che il posto dovesse essere affidato ad un tecnico, ma dopo che Nesta ha rinnovato con Montreal, il posto è andato a Mauro. Curiosità: ha militato nel Popolo della Libertà ed è nato nello stesso paesino di Padre Pio eppure non è un truffatore. Strano.

Annamaria Cancellieri (Giustizia)
Su di lei è curioso un aneddoto. Poche ore prima che Letta annunciasse alla nazione in festa i nomi dei suoi nuovi ministri, Roberto Saviano propose proprio la Cancellieri come ministro della giustizia, con un vibrante appello sulla homepage di Repubblica.it. Poche ore dopo, Berlusconi disse: "La Cancellieri piace moltissimo anche a me". Quindi un posto cruciale come quello di ministro della giustizia è stato scelto da Saviano ma incornato da Berlusconi (tanto per cambiare), il quale però potrà dire "Ma se lo ha scelto un mio ultra-nemico come Saviano, che cosa volete da me?".Non è solo il PD, è tutta la compagnia cantante che adora prendere calci nelle gengive da Berlusconi e fare la faccia furba. Bravi tutti!

Enrico Moavero Milanesi (Affari Europei)
[NO HOMO].

Flavio Zonato (Sviluppo)
Da sindaco di Padova ebbe la geniale idea di costruire un muro "anti-spacciatori". Sarà molto interessante quando spiegherà questa sua idea ai cittadini di Berlino. Di lui si sa poco e nulla un po' per la sua naturale timidezza, un po' perché nessuno che non abiti a Padova lo aveva mai sentito nominare fino alla scorsa settimana.

Enrico Giovanni (Lavoro)
È una persona talmente noiosa che quando Napolitano lo ha visto voleva proporlo come Primo Ministro, poi Giorgione si è ricordato di essere solo un fantoccio tenuto in piedi dai partiti e ha desistito. Le malelingue sostengono che la sua nomina a ministro sia stata imposta proprio dal Presidente Napolitano, anche se coloro che si sbagliano non condividono questa idea.

Maurizio Lupi (Trasporti)
Laureato in scienze politiche alla Università Cattolica del Sacro Cuore, esponente di 'Comunione e Liberazione', esordisce alla politica nella Dc. Poi Bergoglio gli ha fottuto il posto di lavoro e così ha ripiegato per diventare ministro. Grande fan di Berlusconi in un primo momento e grande suo amico dopo entra quasi immediatamente in 'Forza Italia', Lupi è anche un tifoso del Milan. Al contrario del collega Spartaco pare trovarsi piuttosto bene nel suo posto di lavoro.

Massimo Bray (Beni culturali)
È il direttore della Treccani. E finalmente c'è l'uomo giusto al posto giusto: cosa c'è di meglio di un cinofilo alla cultura?

Mariachiara Carrozza (Istruzione) 
Al suo posto, per qualche giorno, sembrava dovesse tornarci la Gelmini, invece Mariachiara ha fottuto il posto a Mariastella. Solo per questo già merita un po' di rispetto. Leggendo di lei sui giornali ho dedotto che la Carrozza scia, cucina giapponese, adora leggere, ama Fellini e predilige il sesso anale.

Beatrice Lorenzin (Salute)
La prima volta che ho sentito: "Lorenzin, salute" ho risposto "Ma io non ho starnutito!" e mi sono sentito ridicolo per quanto fosse stupido quello che mi era appena venuto in mente di dire, mi auguro che anche Enrico Letta abbia avuto la stessa impressione quando l'ha proposta a Napolitano, ma ne dubito.

Graziano Delrio (Affari Regionali)
[NO HOMO]

Andrea Orlando (Ambiente)
Pensavo che, se uno sceneggiatore mettesse nello stesso film tre personaggi con un nome proprio come cognome (Andrea Orlando, Enrico Giovanni e Mario Mauro), probabilmente ad un certo punto ci potrebbe essere uno sketch in cui non si capisce di preciso il numero di persone presenti in un qualche luogo.  E questo è il pensiero più interessante che mi sia venuto in mente quando ho letto il suo nome.

Nunzia Di Girolamo (Agricoltura)
Lei viene dal centrodestra, ma nel governo è considerata un ministro tecnico perché sono anni che dovrebbe occuparsi di far crescere le patate forti e rigogliose. Al contrario che sul treno dei miei pensieri, però, Nunzia se ne occuperà senza una zappa in mano. La sola cosa davvero degna di lei è che, da deputata del PDL, si è sposata con un deputato del PD. Ed è una cosa davvero strana, quasi unica e che potrebbe succedere solo in un Paese come il nostro (il fatto che il PD abbia ancora dei voti, intendo).

Carlo Triglia (Coesione Territoriale)
Secondo qualcuno Triglia sarebbe un ministro imposto da D'Alema, ma io non sono affatto convinto sia davvero così. Questi bastardi insinuano questa cattiveria infondata solo per il trascurabile fatto che viene da sempre considerato un 'uomo di D'Alema', scrive articoli sulla rivista "ItalianiEuropei" fondata proprio da D'Alema, ha un poster in camera con scritto "D'Alema Ti Amo" e ha cambiato legalmente il nome di sua moglie in Massimo BeiBaffi D'Alema. Ma lui si continua a dichiarare innocente dicendosi una persona di sinistra.


Cecyle Kyenge (Integrazione)
La sua nomina a ministro della Repubblica segna un fatto storico per il nostro grande Paese. Tra 40 anni, quando parlerò ai miei nipotini, potrò dire "E poi, verso metà del 2013, me lo sono preso nel culo da una negra senza dover andare dalle parti della tangenziale". Sono soddisfazioni.

Giampiero D'Alia (Pubblica Amministrazione)
Una parte del PDL avrebbe voluto la riconferma di Brunetta in questo ruolo. E magari lui c'è davvero, nascosto chissà dove. Il D'Alia è conosciuto solo per il suo odio incondizionato verso i blogger anche se c'è da dire che i blogger cortesemente ricambiano. D'Alia PRRRRRRRRRRRR.

Gaetano Quagliariello (Riforme Costituzionali)
Come la qualifica lascia chiaramente intendere, è lì solo per prendersi lo stipendio senza fare un cazzo. E ce la farà benissimo secondo me, essendo la sua incapacità ormai quasi mitologica. Berlusconi lo ha scambiato per un politico, Napolitano lo ha scambiato per un saggio, sua madre lo ha scambiato nella culla con una femmina di bonobo, neo-mamma, che aveva avuto due cuccioli.

Dario Franceschini (Rapporti con il parlamento)
Omologo di Quagliariello in molte cose, secondo alcuni potrebbe essere con ogni probabilità il fratello di sangue del Quagliariello stesso. La madre dei due bonobo ha recentemente annunciato al Mondo che i due bambini che le sono stati affidati per errore sono più vispi di Franceschini e Quagliariello, ma il suo appello a fare loro ministri in sostituzione dei suoi pargoli, purtroppo (sia per lei che per noi) non è stato ascoltato.

Iosefa Idem (Pari opportunità e sport)
Riguardo lo sport: onore al merito, è stata una grande sportiva ed è probabilmente una persona intelligente ed abbastanza equilibrata. Su questo sono molto serio.
Riguardo le "pari opportunità", Iosefa è l'ottava persona a ricoprire questo ruolo. Indovinate quante volte (su 8) questa posizione è stata occupata da un uomo. Vabbe' facciamo che ve lo dico io:
ZERO.
 Da quando esiste un ministro che si occupi di dare uguali opportunità a uomini e donne, questo posto è stato SEMPRE occupato da una donna. Trovo questa una delle cose più ridicole e paracule della politica in Italia.
E con Iosefa Idem, e non per caso, si chiude la rassegna di come vedo questo governo: Idem, come prima. Forse persino peggio.

Ora spazio alle mie pacate riflessioni a riguardo.

RIFLESSIONI





Se tutte le cose belle durano poco, questo governo potrebbe durare in eterno (W. Shakespeare)

30/01/13

"E tu l'hai mai visto Lost?"



Il ragazzo al pub, seduto al tavolo in fondo con una birra rossa doppio malto davanti, stava giocando con il suo smartphone ad una versione gratuita di un clone malriuscito di Puzzle Bobble quando il telefono gli squillò all'improvviso.

"Chi è?" rispose con tono più seccato di quello che avrebbe voluto, ma forse era sul punto di sorpassare il settantesimo livello e, visto che era almeno la quattrocentesima volta che ci riprovava, era piuttosto irritante essere interrotto a quel punto. Gli rispose il suo migliore amico: "Ehi, sono io, ciao. Dove sei? ", il ragazzo lo avvertì di essere al pub e l'amico annunciò che lo avrebbe raggiunto.

Il ragazzo, prima di riprendere la partita, prese in mano il boccale di birra e ne bevve ciò che rimaneva. Appena finito di bere, appoggiò il bicchiere sul tavolo e si rimise a giocare.  L'effetto dell'alcool si fece sentire in fretta e al ragazzo si appannarono i riflessi. Tutto appariva ovattato e la partita, per l'ennesima volta, finì con lo schermo completamente pieno di bolle e la scritta LOSER che ne occupava la parte centrale. "Merda, mi sono deconcentrato un attimo e.. cazzo.. non riuscirò mai a finire il livello" pensò mentre premeva per la milionesima volta la scritta REPLAY.

Qualche minuto dopo entrò l'amico. Pure lui conosceva bene il pub e sapeva che avrebbe trovato il ragazzo al solito tavolo. In inverno, in quel paesino di mare, quello era il solo posto aperto ma, nonostante ciò, era quasi sempre desolatamente vuoto, specie durante la settimana (cioè in tutte le serate come quella). 
"Come stai, vez?" chiese il ragazzo ostentando un sorriso all'amico e lasciandogli lo spazio per sedersi sulla panca su cui stava lui. "Ah, niente di nuovo, soliti casini..." rispose di riflesso l'amico sedendosi. "Bugne amorose?" chiese il ragazzo, "Interpersonali, diciamo così" precisò l'amico. 

Il ragazzo, forse a causa della birra, pensò d'essere diventato un quasi filosofo e decise di iniziare un discorso sui rapporti interpersonali. Ordinò una birra a testa alla cameriera e iniziò a parlare: "Tu ce l'hai presente Puzzle Bobble?!?". L'amico lo guardò quasi sbigottito, poi rispose: "Certo che lo conosco. Tutti lo conoscono, almeno credo". 

Il ragazzo sorrise compiaciuto e continuò il suo discorso: "Sai cosa credo? Credo che i rapporti con le persone siano come una partita a 'sto giochino dannato che non riesco a finire. Prima pianifichi tutto, tutto sembra andare per il meglio, le cose sono chiare, ogni singola pallina ha un posto in cui deve andare a finire e tutto pare avere un senso. Ad un certo punto, però, il computer - che, fuor di metafora, sarebbe quello che chiamiamo destino - decide di mandarti alcune palline diverse da quelle di cui avresti bisogno in quel momento. Tu non sai più dove sistemarle, cerchi di nasconderle sotto le altre, in modo che, quando finalmente arriverà la pallina del colore giusto, anche tutte quelle sottostanti crolleranno con lei, liberandoti lo schermo e lasciandoti riprende a giocare con tranquillità. Però, magari, ti prendi una pausa nel momento meno opportuno. Oppure sei costretto a farlo. E, quando riprendi a giocare, sei in uno stato mentale diverso. E allora sbagli a mettere una pallina. E quell'errore, a catena, ne porta mille altri. Poi conta pure che, ogni 10 mosse che fai, la pressa scende un po' rendendoti le cose ancora più difficili. E allora sbagli. E allora incasini le cose. E allora non riesci più a riprendere la situazione in mano. E allora diventi un LOSER, come mi dice sempre questo cazzo di gioco di merda. E aggiungici pure che nella vita non hai il tasto REPLAY. Per questo la vita è un casino totale. Capisci cosa voglio dire?".

L'amico lo guardò incuriosito: "La vita non è una partita a Puzzle Bobble, seriamente. Ci sono cose che calzano meglio. Decisamente meglio", il ragazzo parve spazientirsi: "A me sembrava un discorso sensato il mio e, comunque, sentiamo: cosa descrive meglio i rapporti interpersonali?" disse con un tono che all'amico parve essere più duro di quanto non fosse in realtà.

"Le serie tv, decisamente" rispose l'amico con espressione seria e convinta poi, senza aspettare che il ragazzo replicasse, riprese a parlare: "Hai presente le serie tv? Ecco. Loro sono come le persone. Ci sono serie tv adatte ad ogni tipo di rapporto interpersonale. Prendi Casa Vianello, ti fa rendere conto di quanto, alla lunga, le persone monotone risultino patetiche fino a diventare la parodia di loro stesse. Ogni singola volta che guardi Casa Vianello sai già esattamente cosa succederà nella scena seguente. E alla chiusura di ogni puntata ci sarà Raimondo Vianello che legge la Gazzetta e la Mondaini che prende a calci il piumone. Tutto lineare, tutto chiaro, tutto dannatamente piatto. Tutto enormemente noioso. Molte persone sono così. E sono persone con cui è piacevole trascorrere del tempo. Se sei in coda alle poste". Il ragazzo sorrise e l'amico riprese a parlare. 

"Poi ci sono persone che ti sembrano grandiose all'inizio e poi, con il tempo, ti danno l'impressione di essere totalmente inaffidabili, che le troppe attese che avevi riposto in loro saranno puntualmente tradite. Una dopo l'altra. Fino a che non le perderai di vista senza neppure rendertene conto. Roba tipo <FlashFoward
? Mio Dio che palle! Guardiamoci per la millesima volta Saw, almeno c'è un po' di sangue>>, hai presente?". Il ragazzo ridendo disse: "Vez, ma tu stai troppo in fissa con quella roba splatter!", l'amico sorrise a sua volta e poi riprese a parlare.

"Con altre persone capita di vivere rapporti che sembrano C.S.I.. Sai già come finirà, ma non come si arriverà alla fine. In C.S.I. il cattivo viene arrestato (sempre per un piccolo errore) in ogni puntata. Con certe persone smetterai di averci a che fare puntualmente, ogni volta, a volte a causa di un piccolo errore, altre, invece, non è neppure necessario succeda niente: certe persone semplicemente si perdono, come era prevedibile succedesse. Succede quel che sapevi sarebbe successo: puoi stupirti del finale o, anche rimanerci male, ma sapevi sarebbe finita in quel modo".

Il ragazzo intanto era arrivato circa a metà del secondo boccale di birra e parve appassionarsi sempre di più al discorso: "Ma ne hai una per ogni serie?" gli chiese quasi sfidandolo. "Non una per tutte... ma, pensandoci, potrei farmene venire in mente altre... tipo, ad esempio, ci sono rapporti strani (e pure speciali a loro modo) che sembrano come American Horror Story, non so se lo hai visto..." chiese rivolto al ragazzo che fece segno di no con la testa, l'amico riprese a parlare: "Ecco, vabbe' non è importante aver visto la serie. C'è una prima stagione con certi attori che fanno certi personaggi ed interpretano certi ruoli e una seconda stagione, con una storia diversa, con alcuni degli attori della serie precedente che interpretano altri personaggi con altri ruoli.  Nella vita possono capitarti persone così, non è certo una cosa comune, ma può capitarti. E poi ci sono persone, come alcune serie tv, che finiscono troppo presto. Lo fanno per qualche incidente di percorso, per scelta loro o perché altre persone più in alto di loro hanno deciso così. Ma spariscono, non torneranno e non li rivedremo mai".

Il ragazzo parve un po' deluso dal finale e chiese rassicurazioni: "Dai, ora stupiscimi con un finale degno. Quali sono i rapporti più fighi?", l'amico conoscendo il ragazzo da molti anni, si aspettava una domanda del genere e rispose sicuro: "I rapporti alla Lost" seguì una pausa scenica e poi riprese a parlare: "Qui il discorso si fa un pochettino più complicato. Stammi a sentire bene. Tu lo hai visto Lost?", il ragazzo rispose "Sì, l'ho visto ma non lo ricordo granché bene... spero comunque abbastanza da seguirti", l'amico sorrise: "Vabbe' te li ricordo io i fatti importanti. Nella vita, come in Lost, ti capiterà di avere a che fare da persone che non hanno nulla a che fare con te. Lì erano passeggeri di un aereo, nella vita potrebbero essere persone conosciute in giro, su un treno, in chat o nella stanza del buco, se sei di quel tipo lì". Il ragazzo rise sonoramente: "Mi ci sto avvicinando a grandi passi... e, comunque, no homo!" l'amico lo seguì nella risata e poi riprese a parlare.

"Poi in Lost c'erano gli Altri, ti ricordi? Quelli che erano già sull'isola quando sono arrivati i sopravvissuti al disatro aereo..." il ragazzo annuì e l'amico riprese il suo discorso: "Ok. Quelli lì sono quelli che facevano parte della vita della persona con cui hai a che fare. Sono lì da prima di te, a volte resteranno anche dopo che tu sarai andato via, altre volte andranno via mentre tu sei ancora lì. Ma sono parte della persona che hai e forse l'hanno, anche loro, resa così. Queste persone hanno anche un'altra insolita caratteristica... C'è un momento, a metà della prima stagione di Lost, in cui pensi che la risposta a tutte le domande stia dentro un tombino. E vedi loro che lo vogliono aprire a tutti i costi e si dannano l'anima per riuscirci. Anche le persone-Lost sono così. Credi che la risposta a tutto sia una roba che si trova facilmente e subito, a metà della prima stagione, mentre bisogna aspettare, a volte giorni, a volte mesi, altre volte anni, per riuscire a capirle fino in fondo."

Il ragazzo non fiatò e l'amico continuò a parlare: "Queste persone-Lost sono anche piene di misteri come la serie tv. Alcuni resteranno segreti, almeno per te, per sempre e per te non avranno alcuna spiegazione razionale, altri ti verranno svelati pian piano che vai avanti nel tempo e ti insegneranno a conoscere meglio la persona e, ti giuro, ne resterai affascinato. Ci puoi scommettere".

L'amico si concesse una pausa e prese a sorseggiare un po' di birra, poi continuò: "Le persone-Lost poi hanno un'altra caratteristica: hanno dei difetti. Piccoli difetti. Magari anche fastidiosi, che però rendono la serie (e la persona), più umana, più fragile, più alla tua portata anche. Magari anche incongruenze, piccoli errori di sceneggiatura, frasi fuori posto qua e là... Difetti, come dicevo prima, che però rendono una persona-Lost una persona, appunto".

Il ragazzo parve nuovamente incuriosito e azzardò una domanda: "Ma ce ne sono molte di persone-Lost?. L'amico non esitò un istante: "La persona-Lost è una. Una sola. E ti cambia la vita. Radicalmente. Ti fa provare cosa significhi DAVVERO avere un dopo e un prima. Dopo Lost, qualsiasi serie fatta su quello stile, ti sembrerà un clone malriuscito. Magari è anche meglio di Lost, ma tu non vorrai altro che riaverlo. Paragonerai sempre le cose a Lost e non ti piaceranno mai altrettanto. Non so se uscirà mai una serie televisiva migliore di Lost dal mio punto di vista... ho un'età ormai (oddio, non che sia ancora vecchio eh...) e posso dire  che niente nella mia vita è mai stato paragonabile a Lost. Ci sono altre serie che mi sono piaciute, magari anche tanto, magari Dexter, magari Prison Break, magari altre 10 che te ne potrei citare... ma Lost è Lost. E se lo seguivi quando lo davano in TV, dovevi aspettare mesi per vedere la puntata seguente. In quei mesi non vedevi l'ora che la scritta LOST apparisse d nuovo ad inclinarsi con quella dannata sigla iniziale così insignificante apparentemente, ma così inconfondibile e unica per chi la sa capire."

Sentì di essere caduto nel patetico, ma riprese immediatamente: "Ci possono essere persone-Lost in vari ruoli. Come nel telefilm è contemplata ogni forma d'amore: genitori, fratelli, amore passionale, amore disperato, amore romantico... anche nella vita ci possono essere varie persone cui vorrai bene. Ma una sola è la vera persona-Lost. Lost è amore. Amore puro. Questo è il senso!".

Seguì una pausa in cui l'amico si sentì proprio ridicolo e, infatti, precisò: "Almeno credo. Ma lo credo nettamente ... be' lo credo anche dopo aver bevuto gran parte della sera da solo, a casa, davanti ad un foglio di carta che imbrattavo scrivendo stronzate... oppure lo penso per questo? Ma d'altra parte mi dicevano che c'era una popolazione che le decisioni importanti le prendeva sempre da sbronza. Pare si sia estinta questa popolazione. Ma i tizi che hanno vissuto così devono essersi divertiti un bel po' prima. Quanti di noi possono dire di aver fatto la stessa cosa?  E ora fammi finire la mia birra: ho una decisione fondamentale per cui voglio assicurarmi di essere bello sbronzo..."

Fece a tempo a finire questa frase poi, nel locale, entrò Paolo. Entrambi lo salutarono. Il ragazzo  si alzò per tendergli la mano, mentre l'amico accennò appena un saluto con la mano, non staccando la bocca dal boccale come a volerlo svuotare in fretta. Paolo guardò i due e chiese loro: "Di cosa stavate parlando?", il ragazzo disse: "Niente di importante. Stavamo filosofeggiando sul senso della vita, sull'amore, sulla gente... cose così" poi aggiunse ancora: "tutto in parallelo tra la gente e i telefilm. Ora si parlava di Lost. E tu lo hai mai visto Lost?". Paolo scosse il capo: "No, mai". 


L'amico abbassò il boccale di birra, lo fissò negli occhi e, con tono solenne disse: "Allora, caro mio, tu non sai cos'è l'Amore".
Kra*2013