05/07/11

Umore Maligno. La Verità.

Ok. Ora è passato un anno e mi sono ufficialmente rotto i coglioni di leggere da gente che non ne ha idea ome è nato Umore Maligno.
Se non conosci Umore Maligno, puoi anche smettere di leggere da adesso.
Se conosci Umore Maligno e non te ne frega un cazzo smetti di leggere adesso.
Se ti interessa sapere palle sulla nascita di Umore Maligno chiedi altrove.
Se ti interessa sapere come è nato davvero, puoi continuare a leggere.

Parlo solo per me, in prima persona, nessuno di Umore Maligno è complice di questo racconto.

Ritorniamo alle origini.
Giugno/Luglio 2010: Spinoza.it, blog con il quale collaboravo da poco più di un anno, non faceva un post da settimane, tolta una battuta al giorno che finiva su Twitter, quindi, il materiale pubbliato sul forum andava, per così dire, sprecato. Le visite al blog erano mantenute decenti principalmente dalle battute su Twitter e da Spinoza Cafè (un raccoglitore di blog di vari autori di Spinoza.it, ora chiuso da tempo). Per inciso, aggiornavo il blog praticamente ogni giorno. Ed ero uno dei pochi autori presenti sullo Spinoza Cafè a farlo.
Mi ritrovavo spesso in chat su Skype con altri "VIP", ovvero moderatori di Spinoza.
Un pomeriggio come tanti si parlava di una nota che era stata segnalata su Facebook e quindi rimossa dagli amministratori. Riguardava i bambini del Niger e suonava pressapoco così:

"In Niger muore un bambino ogni 4 secondi. Perché i negri hanno il ritmo nel sangue". (Tacus)

Seguì, su Facebook, un finimondo.
Ci ritrovammo in chat a discutere di questo fatto. Ad un certo punto iniziammo a fare battute molto ciniche su questo argomento. Ne facemmo un discreto numero. Io, che avevo voglia di aggiornare il mio blog, decisi di raccogliere le migliori battute e di farne un post, citando al fondo gli autori delle battute stesse. In ordine alfabetico. Senza dare un padre ad ogni battuta. Non ritenevamo fosse il caso di prenderci il merito o il demerito di una singola battuta. Nei tag del post si può leggere "Spinoza All Star". Pubblicai questo collage sul mio blog e finì, automaticamente, sullo "Spinoza Cafè".
La cosa piacque parecchio sia a noi che ai lettori e decidemmo di rifarla qualche giorno dopo su un altro argomento. Usavamo sempre la chat riservata ai moderatori di Spinoza. Quindi TUTTI i moderatori di Spinoza (che erano una trentina di persone) potevano leggere.
Dopo qualche post qualcuno lamentò il fatto che "impallavamo" la chat che era comune, quindi allora (E SOLO ALLORA) decidemmo di spostarci in un luogo più riservato per rispetto degli altri.
Quando la cosa prese piede, ci trovavamo spesso in chat a discutere di quale argomento affrontare nel successivo post di "questa cosa che ancora non aveva un nome".
Pubblicammo quindi un post (non ricordo quale) che alcuni tra gli autori chiesero il permesso di "ribloggare" (pubblicare anche loro sul proprio blog personale). Permesso concesso.
Sorse un problema. Il fatto di aggiornare il blog di troppe persone insieme, creava un impallatura nello Spinoza Cafè che, essendo un aggregatore di blog, raccoglieva i singoli post con l'effetto di avere 4 o 5 volte lo stesso post ripetuto. Allora un tale che era moderatore se ne lamentò pubblicamente sulla parte pubblica del forum di Spinoza chiedendo di fare qualcosa contro chi impallava lo Spinoza Cafè in cui, per altro giustamente, stava anche lui.
Allora (e solo allora) decidemmo di fondare un blog alternativo, totalmente esterno a Spinoza e chiuso che, dopo una parentesi durata poche ore in cui trovammo l'orrendo nome "Satiri Stronzi", decidemmo di chiamare UmoreMaligno. Su blogspot in primissima battuta. Per poi diventare UmoreMaligno.it qualche giorno più tardi.

Da allora ne ho lette di ogni. Per sommi capi:

Trame oscure
"VIP" (moderatori va, che è meglio) che mi hanno accusato di aver "tramato nell'ombra" fondando UmoreMaligno al riparo dai loro sguardi attenti. Così attenti da non rendersi conto che è nato dentro la chat di Spinoza, passato per lo Spinoza Cafè e rimasto nella mia "firma" su Spinoza fino a qundo non sono stato invitato ad allontanarmi. Alla faccia dell'ombra.

Che sono andato via per i soldi e per la visibilità.
Piccola parentesi. Ho iniziato a frequentare Spinoza nel Febbraio del 2009. A quel tempo Spinoza non era niente. Con tutto il rispetto. Era un blog aperto da 4 anni (fondato nel 2005) e mai aveva avuto alcuna esposizione mediatica o cartacea. Né aveva mai vinto premi come blog dell'anno (nel 2009 vinse, nel 2010 ha rivinto). Quando sono entrato su Spinoza non esisteva neppure il forum, le battute le lasciavi nei commenti e poi venivano scelte e pubblicate da chi curava il blog. Non esisteva neppure il gruppo Facebook. Ricordo quando Spinoza sbarcò su Facebook e si incitava a raccogliere gente per sorpassare il numero di fan che aveva Gasparri. Quando ho smesso di scrivere per loro, Spinoza aveva più di 100mila fan, un libro fresco di stampa col mio nome del cazzo bello in evidenza, aveva 2 premi come blog dell'anno, aveva collaborato con Telese su La7, con Il Fatto Quotidiano, con Roberto Benigni. Tutto questo con il mio arrivo centra fino ad un certo punto, non voglio assolutamente intendere che il merito è mio. Ho fatto parte di una cosa grande, molto più grande di me, ma ho fatto la mia parte per renderla grande. Ce l'ho messa tutta. E chiunque sia stato in "Zona VIP" ai tempi lo sa. Anche se ora, magari, ha qualche difficoltà ad ammetterlo. Io sarei andato via per cercare visibilità partendo a cazzo con altri 11 altri malati di mente verso una nuova avventura? Non sarebbe stato un briciolo più comodo restare lì? Si sarebbe avuta certamente più visibilità su Spinoza, o no? La spinta di 17mila autori (gli iscritti che sono sul forum di Spinoza) che ti leggono, ti condividono, ti lecchinano pure (certi eh, pochissimi per la verità, ma esistono pure quelli), su Umore Maligno dove sono?
Umore Maligno offre visibilità ai singoli autori? No. Affatto. E mi sono frantumato il cazzo di leggere 'sta cazzata. Le battute di Umore Maligno nascono figlie di padre ignobile che le sforna e le abbandona al collettivo. Non diciamo mai, da sempre, di chi è una singola battuta. Se usciamo, usciamo come gruppo. Altrimenti si resta ciò che siamo. Non è un problema. Mi sfamo in altre maniere.

Spinoza forma i talenti e poi questi se ne vanno come i giocatori del Chievo.
Pure questa puttanata mi è toccato leggere. Circa testuale per altro.
1- Spinoza non forma nessun talento. Spinoza è un forum in cui tu scrivi quello che vuoi e, se hai testa, magari impari qualcosa. Ma non è merito di Spinoza, è merito tuo. Se ti dai da fare e ti impegni in ciò che fai, magari riesci a scrivere decentemente. Dei 17mila autori di cui prima quanti in realtà sanno andare oltre una battuta sull'altezza di Brunetta o un gioco di parole sul Bocchino? Eppure son tutti utenti della "Scuola Spinoza". Qualcosa non quadra in questo discorso.
2- I giocatori del Chievo sono dei professionisti e, come tali, vengono pagati. Io da Spinoza non ho mai visto un cent. Ma neanche in foto. Ma neanche dalle vendite del libro. Ma neanche dal fatto di aver scritto battute che son state lette su La7. Nulla. Zero. Nada. Niet. Non lo dico per lamentarmene, facevo il mio "lavoro" (bene o male non è il caso neanche di parlarne) gratuitamente e lo sapevo, lo rendo noto perché così evito di sentirmi paragonare ad un calciatore.

La verità sul perché ho smesso di scrivere su Spinoza è facile e veloce.
Non mi trovavo più a mio agio con alcune delle persone che amministravano il sito.
Non è il caso che io faccia nomi o porti esempi: è acqua passata.
Ma il giocattolo s'è rotto. È stato bello giocare insieme per un periodo. Poi non lo è stato più. E ci sono stato male. Non era solo una "cosa da internet", c'erano in ballo anche rapporti personali.
Ho provato in ogni modo a lasciarmi alle spalle alcune infamate (perché di infamate si tratta), ma non ce l'ho fatta.
Devo dire grazie a Spinoza perché mi ha fatto capire che a scrivere 2 cazzatine ho il mio talento. Affanculo la modestia.
Devo dire grazie a Spinoza anche perché ho conosciuto gente fantastica, gente che ora è su UmoreMaligno, salvo rari casi di gente che stimo profondamente e non è passata con noi.
Spinoza dovrebbe dire grazie a molti di quelli che ora sono su UmoreMaligno, perché, senza di noi (più gli altri che io), non sono proprio certo che il salto di qualità sarebbe arrivato lo stesso.
Lavoro gratuitamente adesso come prima, con nessuna speranza di farmi un nome adesso più di prima, prendendo insulti assai più di prima, ma ora lo faccio insieme ad un manipolo di persone che ritengo amiche e mi fanno stare bene.
Gente che si è trovata, si è scelta e ha fondato una cosa che, piaccia o non piaccia, ci somiglia più di quanto riusciamo ad immaginare.

Kra*2011
UmoreMaligno.
P.S. Giovedì 7 Luglio, UmoreMaligno compie un anno. Auguri e figli maschi. (dimenticati in auto).