16/11/11

Ma davvero stiamo a 'sto livello?

Premessa.
Questo post ha un mare di premesse e uno svolgimento assai corto. Quindi siete avvertiti.

Premessa 2.
Una decina d'anni fa, nella mia compagnia d'amici, ero famoso per conoscere una marea di barzellette. Le barzellette sono una piccola forma d'arte. Si dividono in 3 macro-categorie. Le barzellette pulite, le barzellette sporche e le barzellette che non fanno ridere.
Le "barzellette che non fanno ridere" sono quelle che non contengono l'elemento sorpresa. Quelle che, a metà o forse anche meno del racconto, già hai capito dove vogliono andare a parare e che, quando finalmente finiscono, ti fanno tirare un sospiro di sollievo.

Premessa 3.
Non mi interessa intavolare l'ennesimo discorso su cosa sia e cosa non sia "satira". Sinceramente non me ne fotte nulla. Ma tengo a chiarire che un giochino di parole sul cognome di una persona non può essere satira. A meno di non considerare "satira" anche le filastrocche su Pierino che si misura la merda.

Premessa 4.
Questo post è contro tutti e contro nessuno. È contro tutti coloro che scrivono giochini di parole insulsi, ma contro nessuno di loro in particolare. Almeno nell'odio e nell'augurarvi di morire sgozzati, sono molto democratico. Dovete morire tutti, soffrire in egual misura tutti. Non si fanno distinzioni.

Premessa 5.
Non sono comunque contro i giochini di parole per partito preso. Ai tempi in cui moderavo su Spinoza.it avevo letto una battuta (di cui non ricordo l'autore) che recitava pressapoco così:
Berlusconi: "Se continua così scappo in Sud America". Ma già qui ha il PD che gli fa da Paraguay.
Questa battuta si basa principalmente sul giochino di parole "Paraguay - para guai". Ma è azzeccata, fresca, originale e scritta bene. In una parola: OTTIMA.
Se questi sono i giochini di parole, ben vengano.

Premessa 6.
Una volta un mio professore di italiano, disse: "Bisogna scopare un po' di più" (riferendosi alla pulizia dell'aula). Ad alcuni in classe venne da ridere. Il professore di fermò e disse: "Ho detto scopare. Qualcuno mi spiega cosa c'è da ridere?". Tutti siamo stati zitti. Non per vergogna, ma perché non c'era nessun motivo per cui ridere.
Avevo 12 anni.

Premessa 7.
In questo post analizzerò qualche gioco di parole sui cognomi delle persone. Ma il discorso è identico per quel che riguarda battute sull'altezza, sul naso, sul trucco ecc. di una persona.
Se l'unico appunto che potete muovere ad una persona come Berlusconi o Brunetta riguarda il fatto che sono bassi, forse è il caso che vi diate uno sguardo intorno e capiate che i problemi del Paese sono altri. E se non avete le doti che servono per capirlo: meritate di morire.

E ora via al...
Piccolo test.

Non scrivo nessuna battuta. Niente di niente. Fate le cavie da laboratorio.
Vi chiedo di pensare la prima cosa che vi viene in mente (le risposte sono scritte al contrario dopo la parola)
Se dico...

Severino (oreves ocop)
Passera (agif)
Barca (acrab o anollecrab)
Bocchino (onipmop)

Se scrivete una battuta che faccia perno su questo mastodontico sforzo delle vostre meningi... meritate la camera a gas.
Subito.

Poi verrò a sputare sulla vostra tomba.


5 commenti:

  1. C'è Profumo di Passera. E certo, son tutti Gnudi? Ma dove? Catricalà!

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  2. Io direi: Severino (oreves iassa).

    Solo per precisare, il resto è molto condivisibile :)

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  3. Riguardo alla Premessa 4 ti rispondo con le parole di De Gaulle, il suo programma è troppo ambizioso.
    Eliminare i cretini è impresa impossibile, ci si può fare satira.

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