10/02/11

Non facciamo paragoni stupidi.




Girovagando in rete mi sono imbattuto in un fantastico sito: Toqueville- La città dei liberi.
Essendomi perso l'ultima puntata di Ballarò (cosa che tra l'altro faccio regolarmente ogni Martedì. Perdermi la puntata, intendo), ho letto con gusto l'articolo di tal Tommaso Farina (chissà se è parente dell'Agente Betulla?) intitolato "Tv di regime/Ballarò, giusto un po' di demagogia".
Quale sia il regime, in realtà non m'è chiaro... stiamo forse vivendo nel regime del PD? Non saprei, il quesito resta. Farò di questo spazio una lettera aperta all'autore del pezzo.

Fossero ancora tra noi gli indimenticati Sandra e Raimondo, saprebbero come etichettare bene il Ballarò di ieri sera: una noia barbosa, sesquipedale, propiziata dalla prestazione piuttosto grigia di tutti i convenuti.
Prescindendo dal fatto che se fossero ancora vivi Sandra e Raimondo non è assolutamente detto che guardarebbero "Ballarò", io, che pure un pochettino quei due li ho seguiti, non li ho mai sentiti dire "sesquipedale". Nè "propiziata", a voler essere precisi. Tu sì? In quale occasione?

Si poteva già prevedere uno spettacolo loffio fin dalla prestazione di Crozza, che, rimproverando Enrico Letta per non aver preso a calci Berlusconi, ne ha tentato l'imitazione, usando però l'accento emiliano di Bersani. Ma alla fine, tutto quanto è stato ancor più sconfortante del previsto.
Oddio, non che abbia nulla contro Crozza, ma che non sia il comico più corrosivo del millenio lo posso dire senza tema d'essere smentito, eh.

La traccia è la solita: un po' di benzina sul Rubygate, e deviazione sui temi economici (impresa privata, federalismo, liberalizzazioni). La mancanza di personaggi divertenti e macchiettistici quali Rosy Bindi o Giovanni Valentini ha limitato il divertimento che era lecito aspettarsi.
No, caro Farina, dimmi che non sei serio! Davvero guardi Ballarò sperando di divertirti? Ma che vita ti fanno fare quelli di Toqueville?

Mentre il solito servizio iniziale interpella per l'ennesima volta la escortologa del Corriere della Sera Fiorenza Sarzanini, Alessandro Poggi butta un po' di fango su Sara Tommasi
Oddio! Ma è terribile tutto ciò! Alessandro Poggi ha buttato fango sulla splendida Sara Tommasi? Cazzo! Vedi questi di sinistra come sono: appena vedono una bella donna subito la provano a sputtanare. Leggevo proprio stamattina un articolo in cui la si ritraeva come una pazza isterica, "farneticante e diffamante", una che accusa persone a caso, ha paura dei nazisti e degli UFO, "una soubrette disturbata, molto disturbata". Ah no, scusa tanto. Questo è un editoriale che ho letto sul sito de "Il Giornale" di Berlusconi (Paolo) a firma di Alessandro Sallusti che ne è direttore. Vabbe' Farina, stavi dicendo?

e accende alcuni ceri fumiganti all'assemblea di professoroni savianizzati politically correct del Palasharp, con tanto di cammeo di Carlo De Benedetti
Addirittura un cammeo?

che, con un certo sprezzo del ridicolo, parla di "Vergogna" a proposito di Berlusconi.
Noi tutti siamo orgogliosi di un premier puttaniere che candida troie e frequenta minorenni (minorenni molto pudiche e tutte fidanzatissime con ex tronisti di "Uomini e donne", a dire il vero), senza contare le altre stupidaggini tipo le tangenti a Craxi e altro che non è il caso di ricordare.

"Vergogna" è anche l'unica parola che, più avanti, provoca un applauso dei clacchisti a Enrico Letta, decisamente restio ad abbandonarsi ai luoghi comuni dei suoi compagni Bersani e Bindi.

Cioè quella stessa Bindi che prima rimpiangevi non fosse in trasmissione?

Il primo della classe (o meglio, l'eterna promessa) del Pd fa tutte le sue sparate, peraltro non dirompenti, col silenziatore.
Strano a dirsi: uno del PD è moscio! WOW! Avevo bisogno di legger te per scoprirlo. Quando scriverai un pezzo per dirmi cosa succede se metto dell'acqua nel congelatore?

Ad alzare i toni provvede la sociologa Chiara Saraceno, presentata come sempre come punto di vista imparziale e obiettivo, per giunta dall'estero. Inevitabili da parte sua la giaculatoria: "Il Governo è immobile da due anni", "Da cittadina preferirei che il personale politico fosse scelto in altro modo".
Certo che ha delle pretese assurde 'sta Chiara, eh? Non le vanno bene i casting a base di bunga bunga per scegliere il personale politico! Ma pensa un po' te! E questa sarebbe una sociologa? Ma siamo seri! Questa, al massimo, può essere una antiquaria che si ricorda ancora i tempi della vecchia repubblica in cui la politica la facevano i politici (magari ladri, ma pur sempre politici) e non, come nel gaudente oggi, in cui siamo in mano a delle troie (che, a volte, son pure ladre), ma troie d.o.c. che la parola "politica" non sanno neppure cosa significhi! E tutto questo è molto bello! A noi piace molto.

Il ministro Maurizio Sacconi la smaschera: la Saraceni era una collaboratrice prodiana. Al che la docente giustamente fa notare di non essersi mai posta come indipendente. E ha ragione: è stata Floris a non accennare ai suoi trascorsi politici.
Orrendo a dirsi! La Saraceno ha collaborato con Prodi!!!! Arrestatela! Farina, capisco che sei molto esaltato per lo smascheramento messo in atto da "il ministro Sacconi", però stai un attimo calmo. Ti faccio un riassuntino: innanzitutto la Saraceni si collega "per giunta dall'estero" siccome insegna sociologia a Berlino (dove, per ora, il bunga bunga non è ancora arrivato che si sappia). Poi "i suoi trascorsi politici".... Chiara Saraceno, in vita sua, ha collaborato con il governo Craxi (presente il noto latitante nel cui stesso partito militava Sacconi? Ecco, quel Bottino Craxi) e con Livia Turco (non con Prodi, ma son quisquiglie). È così certo che sia di parte?

Un pizzico di ragionevolezza nelle solite fanfaluche moralistiche prova a insinuarla Antonio Polito: "Sulle vicende giudiziarie aspetterei a giudicare". E sì che è stato senatore della sinistra. Letta e Guglielmo Epifani, anche lui presente, rimangono forse delusi. Ma devono sobbalzare quando la leghista Carolina Lussana osa dire: "Un uomo politico va giudicato per gli atti pubblici che compie".
Vero! Giudichiamo un uomo politico che patrocina il Family Day e poi si riempie di mignotte la casa. Il mio giudizio è fantastico. Spero che tu sia d'accordo con me, non sbaglio, vero?

Praticamente una bestemmia in chiesa, pronunciata nel sacrario del linciaggio mediatico para-gossipparo e basato sul sospetto fangoso.
"Sospetto-fangoso" è un sinonimo di "intercettazioni telefoniche" e "testimonianze rese in tribunale"? Non conoscevo. Prendo atto.

A fare da ospite "tradizionale" provvede comunque Epifani, ex leader della Cisl.
Farì... Epifani sarebbe ex segretario della CGIL eh, ma non sottilizziamo. Tutto sommato io sono un coglione, tu sei un giornalista.

Non soltanto dice, disco rotto, che ormai in tutto il mondo ci ridono dietro (e onestamente, guardando Epifani viene da ridere anche da noi),
Ho letto i giornali di tutto il Mondo alla ricerca di una storiella divertente legata ad Epifani: nulla di nulla. Ma io credo in te. Se mi dici che ci sono cose fatte da Epifani che fanno ridere... le racconti pure a me così ci facciamo due risate insieme?

ma riesuma un vecchissimo cavallo di battaglia ormai accantonato da chiunque: "Nessun capo del Governo concentra nelle sue mani reti televisive, mezzi d'informazione etc."
Com'è antiquato questo! Dopo la sociologa anti-bunga-bunga pure uno che parla di conflitto d'interesse nel Paese in cui il principale problema sono le storielle che girano su di lui (lui= Epifani, sia chiaro) per cui tutto il Mondo ci ride dietro?

Ancora Epifani in ogni caso, all'unisono con Letta, mostra d'indignarsi quando Sacconi parla dei fatterelli privati di Mitterrand in Francia. Apriti cielo: "Non paragoniamo Mitterrand a Berlusconi". Giusto: Berlusconi non ha mai dato rifugio a terroristi e altri assassini.
Farina, questa potevi evitartela. Una malalingua comunista, neanche troppo informata potrebbe farti notare che... ci sarebbe Vittorio Mangano. Io ti avverto perché siamo in amicizia, eh. Dai, levala. Anche se, in caso qualcuno te lo facesse notare, tu puoi pur sempre rispondere "Ma Mitterrand mica se li metteva in casa i mafiosi assassini".

Belli pure i sondaggi di Pagnoncelli, oggi lanciati con allegria da un Floris che sgambetta come un'indossatrice nello studio di forma allungata (l'avranno fatto apposta?): Berlusconi si dovrebbe dimettere addirittura per il 61% degli elettori. E stavolta a sinistra si ode un sospiro di sollievo.
Incomprensibile come questa sociologa abbia condizionato il 61% degli italiani fingendosi non collegata a Prodi! È una vergogna! Siamo al regime!

La parte economica purtroppo è noiosissima, se non fosse per Letta, che ritiene la discussione sull'impresa privata "Una bandiera, un tentativo di parlar d'altro". Eh, cosa vuoi che sia, per il superintelligente Letta, un marginale problema economico? Molto meglio sfruculiar le gonadi agli italiani parlando sempre di Ruby.

Vero "parliamo dei problemi del Paese", basta con 'sta Ruby! Un po' demagogico come appello, non trovi?

Il massimo però è il poetico servizio dello staff, che per parlare di federalismo fiscale mette a confronto gli operai da 1000 euro al mese coi paperoni in vacanza extralusso a Cortina. Giusto un po' di demagogia, ci mancava.

Ah ok. Quelli demagogici son loro. Mannaggia. Complimenti per il pezzo, arrisentirci.

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