L'hanno fatto ministro e non parla manco in italiano!

Di Pietro è un ignorante.
Poco da fare, poco da dire.
Parla male e conosce poco l'italiano.
È giusto deriderlo.
Fanno bene le TV berlusconiane a mettere il dito nella piaga.
Qualche testuale del contadino di Montenero di Bisaccia:

"Da 20 anni non ho più letto neanche un romanzo"

"I nostri rapporti intergovernamentali con la Francia..."

"Mi piace molto l'Estuania"

"Il presidente Giulio Einaudi" [Parlava di Luigi]

"Caro Mr. Robinson" [Parlava con Lord Robertson]

"C'è il pericolo di un vento giacomino"

"Questa è una mia prorogativa"

"Una persona non può essere annessa alle carceri"

"Non mi sembra ci siano nessuna ragione"

"Una mia condanna sarebbe un atto teso a sovvertere l'ordinamento dello Stato"

"Se l'operazione Gemina l'avremmo fatta noi"

"Sto facendo una verificazione"

"Le riforme che il Paese necessita"

"Vorrei una legge che, in qualche modo, soddisfasse le esigenze di tutti"

"Credo che debbo guardare solo all'interesse del Paese"

"Se io non avressi queste responsabilità"

"Genti che sono diventate anoressiche, altre bulemiche".

Ok. Ora voglio proprio sapere cos'hanno da dire gli amici di Di Pietro per difenderlo!!!

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Leggo ora, tra il costernato e l'attonito, che i testuali di cui sopra sono del nostro Premier attuale Silvio "Treccani" Berlusconi e non di Di Pietro.
Urge una legge ad personam che cambi le regole della grammatica italiana affinchè, questa bolscevica, diventi più confacente ai bisogni del nostro amato presidente.
Mi scuso.