24/08/10

Facci, Facci.


Filippo Facci non ha l'espressione particolarmente intelligente (l'immagine sopra dovrebbe dimostrarlo).
Fortunatamente per noi, però, scrive degli articoli così da toglierci ogni velleità di giudicarlo dall'aspetto.
Leggendolo infatti la prima impressione che avevamo di lui risulta sbagliata.
Per difetto.
Non è solo "non particolarmente intelligente": è proprio stupido. E manco poco.

In un intervento pubblicato dall'autorevole "Il Post" (che oltre a Facci pubblica, tra gli altri -e solo per restare in tema- anche tal Stefano Pistolini insieme ad altri piselli di varia natura e dimensione) e intitolato (con un sagace gioco di parole) Rom Caput Mundi, il Facci riesce a condensare in 14 righe una serie tale di cazzate da fare impallidire persino Belpietro.

Non voglio tediarvi troppo con l'analisi puntuale, vi riporto solo la frase d'apertura dell'articolo:

"Un rom che abbia la cittadinanza italiana non si può accompagnarlo alla frontiera: perché è un italiano, non un rom"

Spiace contraddire il povero Facci, ma un rom, anche se ha la cittadinanza italiana, resta comunque un rom. Essere rom significa appartenere ad un'etnia, non essere cittadini esteri. Spiace doverlo spiegare ad un giornalista intelligente come Facci. Ma che volete farci: le meches devono avergli fuso il cervello. Peccato.

1 commento:

  1. In realtà l'articolo di Facci non mi sembra così stupido. Cioè, di Facci ho letto cose molto peggiori.

    Alla fine in quelle 14 righe quasi non dice la sua opinione ma spiega la questione, proponendo tra l'altro, secondo me, chiavi di letture interessanti.

    (Poi che un rom con la cittadinanza italiana resti rom è vero, e Facci che dice il contrario sbaglia; ma con quella frase, sbagliata, voleva far presente che esistono rom con cittadinanza italiana, cioè che una cosa non esclude l'altra, e che quindi quei rom hanno gli stessi diritti degli italiani, essendolo anche loro. Fossero solo questi gli errori di Facci!)

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