23/07/10

La disfatta di un uomo.

Si sarà capito: non ho alcuna simpatia per Berlusconi.
Ma, ultimamente, a sprazzi, ho davvero pena per lui.
Teoricamente dovrebbe essere l'uomo più invidiato d'Italia. Ha i miliardi (pure convertendo in euro), ha fama e potere. Eppure non mi pare propriamente un uomo felice, tutt'altro.

Nella vita ha avuto due mogli, entrambe lo detestano, i figli appena trovano uno spazio attaccano (spesse volte dalle colonne degli odiati giornali dell'opposizione), salvo poi fare retromarcia.Papi ha insegnato loro almeno quest'arte. Di amici ne ha pochini, quelli che ha sono sparsi per varie aule d'Italia a provare a difendersi da accuse varie e quasi mai leggere.

Che poi è comprensibile che nessuno ci tenga ad essere suo amico intimo. Una volta un suo vecchio e caro amico, un sedicente Principe, tal Luigi D'Angerio, gli venne rapito da casa sua dal suo stalliere di fiducia (il simpatico mafiosetto Mangano). Quando si dice la sfiga! Non son cose belle.


Quindi l'amicizia con un tipo come lui è piuttosto dura da coltivare.
Forse, Berlusconi, poverino, ha pensato che gli amici non lo frequentassero per via dell'aspetto.
E così ha iniziato a farsi tirare la pelle da tutte le parti, punture in tutte le zone del corpo, capelli di plastica misti ai capelli presi da sua sorella che appaiono e scompaiono, scarpe con tacco 14 stile mignotta in tangenziale, bandane, cerone, fotoritocchi. Nulla è servito.

Ha case sparse per il Mondo, ma nessuno tra i suoi nuovi amichetti che si è fatto da quando fa il politico, ci andrebbe più manco morto dopo che Topolanek si è fatto fotografare vicino a ragazze discinte con pisellino di fuori. Della sua storica casa ad Arcore, poi, non ne parliamo. In pratica è circondato: Da una parte alloggia il cappone che ha ammansuito e fatto diventare Ministro delle Repubblica Italiana, dall'altra c'è il suo personalissimo Mausoleo privato in cui, tra qualche tempo, dovrà passare il resto della sua "vita ultraterrena" affiancato da Previti, Dell'Utri e, se capita, qualche incensurato.

In un campo, però, si è illuso per lungo tempo di essere infallibile: Silvio era convinto di essere un latin lover. Un grande latin lover.

La sfortuna ha voluto che poi si scoprisse che quelle che lui pensava fossero sue conquiste, erano in realtà delle ragazze pagate da altri e che lo frequentavano solo per il vil denaro. E non per la sua, per altro indiscutibile, prestanza fisica.


Penso ti cada il Mondo addosso a scoprire una roba così. E' come Jim Carrey in "The Truman Show" quando scopre che, quello che credeva essere il Mondo, era in realtà uno spettacolino orchestrato da altri. Berlusconi era protagonista di un reality show, per di più uno show in cui tutti sapevano tutto, tranne il povero Silvio Truman.

Fino a poco più di un anno fa, l'inverno, se lo passava tra le gambe della D'Addario o a fare "il karaoke" con Noemi. Cantava e ballava con signorine: era un uomo allegro!
Aveva una moglie presentabile (nel migliore dei sensi), che sicuramente ha molta più classe di lui (anche se, a dire il vero, si teneva sempre ad almeno 50 km da lui).
Ora con le signorine è meglio non si faccia più vedere e, la moglie, ogni volta che lo vede gli presenta il conto di anni passati insieme a lui a fargli da badante.

Il Milan quest'anno ha risultati piuttosto deludenti e, ogni volta che ha elogiato qualche suo giocatore, questi ha iniziato a giocare malissimo.


I giudici non ci pensano proprio a lasciarlo in pace. Tutte le leggi che ha fatto per scardinare la giustizia hanno avuto vita breve. E sono servite solo a tamponare il vero problema. Silvio è un benefattore: non vuole evitare la galera da solo. Il suo chiodo fisso è che la evitino anche alcuni suoi amici (primo tra tutti: Marcello Dell'Utri).


I suoi avversari politici sono così mosci che quando prova ad attaccarli ha effetti comici (ricordate quando disse di Veltroni "è la maschera di Stalin!!!"?Uno può avercela finchè vuole con Veltroni... ma come puoi dire che Walter è la maschera di Stalin?!? Suvvia! Ma neppure la maschera di Pulcinella...).


La parabola è continuata a discendere preoccupantemente verso il basso. Il minimo, finora, l'ha raggiunto circa un anno fa.
Quando, visto che di ballerine non ne deve aver trovate a disposizione per andarlo a trovare a casa, ha pensato bene di uscire lui, per andarsi a vedere il Bagaglino.
D'altronde, come dice il proverbio, "Se la ballerina non va da Silvio, è Silvio che si cerca la ballerina".

Pensate voi, l'uomo più potente d'Italia, il politico più ricco del Mondo, che il Venerdì sera se lo vuol passare a vedersi il Bagaglino.
Una roba che, l'ultima volta che ha provato a mandarla in onda sulle sue reti, ha avuto ascolti paragonabili a quelli di Socci. Una tragedia vera.

Ma siccome al peggio non c'è mai limite, la tragedia si è trasformata nel più cupo dramma: Pure il Bagaglino è riuscito a dare buca a Berlusconi. Infatti lo spettacolo di "Pingitore & CO.", che doveva tenersi ieri sera, è stato sostituito da una festa.

A questo punto uno dice: "E vabbè, si sarà imbucato in questa festa, tanto è potente e poi le feste son certo più allegre da seguire che stare a vedersi Martufello vestito da donna".

E invece no! La festa, non solo era privata, ma era organizzata dalla "SIO", una società che si occupa di protesi. Una roba tipo parlare di corda in casa dell'impiccato.

Silvio, dai retta ad un amico: hai vissuto finora nel migliore dei modi possibili, hai una certa età, stai vistosamente calando in tutto: falla finita con questa vita. Non dico di ucciderti, ti consiglio di andartene all'estero. Lo minacci di continuo: fallo una buona volta. Lo dico per te.

Cordialmente,
Un coglione.

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Note: questo pezzo è la versione riveduta e corretta di un post scritto 5 mesi fa e che volevo riproporre perché ritengo uno dei più simpatici pezzi che ho scritto in tutta la mia "carriera" da blogger.

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